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Scidecom Roma. Dal caos al numero chiuso: una scelta obbligata

di Valentina Clemente

Dopo un anno travagliato, tra blocchi della didattica, professori senza contratto ed esami a singhiozzo, il Consiglio di Facoltà, per ovviare alle carenze tecnico-strutturali, ha scelto di privilegiare la qualità degli insegnamenti rispetto alla quantità di studenti

Un intervento necessario. Solo così si può definire il ritorno al test d'accesso per i Corsi di Laurea della Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza.

Dopo un anno travagliato, tra blocchi della didattica, professori senza contratto ed esami a singhiozzo, il Consiglio di Facoltà, per ovviare alle carenze tecnico-strutturali, ha scelto di privilegiare la qualità degli insegnamenti rispetto alla quantità di studenti che ogni anno si presentavano alle porte della Facoltà.

D'altronde una popolazione di 15000 studenti già presente all'interno della Facoltà, non permette un ulteriore flusso incontrollato d'entrate per il prossimo Anno Accademico.

Questa situazione è figlia soprattutto dell'assenza di strutture, che nonostante la lotta degli studenti, promotori di un movimento (www.lesardine.it) per la risoluzione della questione sedi, non ha trovato una soluzione degna di questo nome.

Nel sito de La Sapienza è stato pubblicato il bando per l'accesso ai corsi di laurea triennale (primo livello) a numero programmato:

Scienze della comunicazione pubblica e organizzativa (300 posti)

Scienze e tecnologie della comunicazione (Sede di Roma) (400 posti)

Scienze e tecnologie della comunicazione (Sede di Pomezia) (150 posti) - nuova istituzione di sede

Questo il link: http://www.uniroma1.it/studenti/bandi/ScCom.pdf

(inserito il 19/07/2004)