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L'Internet del futuro nasce in Inghilterra

di Kate Catà

Sulla traccia della diffusione di dispositivi wireless mobili come cellulari e palmari si è sviluppata la "wireless grid",ossia un nuovo tipo di rete che condivide e utilizza concorrentemente le risorse disponibili

Sulla traccia della diffusione di dispositivi wireless mobili come cellulari e palmari si è sviluppata la "wireless grid",ossia un nuovo tipo di rete che condivide e utilizza concorrentemente le risorse disponibili.

Il "grid computing" si fonda sull'utilizzazione condivisa della mole di elaborativi messa a disposizione da innumerevoli computers anche distribuiti su estese realtà geografiche.

Messi tutti insieme riescono a sviluppare una potenza di calcolo grandissima,lavorando contemporaneamente e creando appunto una griglia (grid ) elaborativa.

Per fare un esempio dell'utilità di una simile tecnologia,la wireless grid potrebbe essere molto sfruttabile in una situazione di emergenza per la quale ci fosse bisogno di comunicazioni condivise servendosi di tutte le possibili risorse.

Ma nel quotidiano chi si giova delle wireless grid è sopratutto la ricerca,pubblica e privata.
Come al solito - o come sempre più spesso -ad arrivare prima è l'Inghilterra.
Infatti proprio al servizio della ricerca ha debuttato la più grande rete informatica "Grid",la "Large Hadron Collider Computing Grid" (LCG).

Con oltre 6000 computers in 78 siti,la rete,destinata ad essere la naturale evoluzione di Internet,è nata per elaborare le quantità di dati senza precedenti che dal 2007 saranno prodotte dagli esperimenti del nuovo acceleratore di grandi dimensioni
Large Hadron Collider ( LHC) del CERN di Ginevra.

I primi ad utilizzarla sono stati i fisici delle
particelle appartenenti a 20 diverse istituzioni britanniche.

L'Italia,purtroppo,è lontana anni-luce da simili realizzazioni.
Ma la voglia di crescere non manca: il numero degli utenti aumenta e con essi la richiesta di novità.


Kate Catà

(Fonti: Portel-GioWeb del Giornale di Sicilia)

(inserito il 27/09/2004)