Questo articolo proviene da
www.infocity.it
il network del giornalismo e della comunicazione
Copyright Š tutti i diritti riservati

"Enocomunicazione", troppo dilettantismo in Italia |

di Remo Pāntano

La denuncia di un infocitizen: comunicare il vino e professare l'attivitā di sommelier č una cosa troppo seria per affidare la comunicazione a corsi dilettantistici che abbassano il livello professionale

Nel nostro Bel Paese il vino č un prodotto alla moda, troppi si fregiano del titolo di sommelier, si scrive di vino, si parla attraverso radio e tv di questo prodotto.

Si abusa di comunicazione eno-gastronomica, senza che gli addetti ai lavori abbiano alcun titolo, se non quello di aver frequentato danarosi corsi promulgati da ricche societā private che conferiscono il titolo di sommelier, senza alcun valore legale ne tanto meno professionale.

Giornalisti che scrivono sul loro biglietto da visita "sommelier", pseudo sommelier che si atteggiano a giornalisti del vino. E' giunta l'ora di darsi una regolata, in un comparto che produce affari d'oro. La vicina Svizzera, nel Cantone Ticino, ha istituito addirittura un esame di stato per potersi vantare del titolo di sommelier e quindi proporre, vendere, degustare e scrivere di vino.
Remo Pāntano

(inserito il 26/08/2005)