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L'editoria va sul Web

di Giuseppe Mallozzi

Il 60% ottiene ricavi dal proprio sito secondo quanto emerge da una ricognizione condotta nel mese di dicembre dello scorso anno tra i membri dell’Anes

Un presenza forte e massiccia che testimonia quanto l’editoria specializzata creda nel web.

Secondo quanto emerge da una ricognizione condotta nel mese di dicembre dello scorso anno tra i membri dell’Anes (Associazione nazionale editoria periodica specializzata), hanno un sito internet oltre il 90 per cento delle testate dell’editoria di settore (hi-tech e non solo), 950 in tutto tra settimanali, quindicinali, mensili, fino ad uscita annuale, che coprono tutti i settori, dall’architettura, all’auto, dalla medicina alla pesca, alle armi, dividendosi una larga fetta del mercato pubblicitario delle riviste specializzate pari all’80%, con ricavi che si aggirano intorno agli 850 milioni di euro.

E sono in molti gli altri editori che pensano di dotarsi di un sito internet entro l’anno.

Il 79% di coloro che hanno un sito offrono contenuti editoriali, aggiornati con la seguente frequenza: 28% più volte al giorno, 20% più volte alla settimana, 29% quindicinalmente. La parte restante ha contenuti statici.

Il 60% degli intervistati dichiara di ottenere ricavi dal proprio sito, la cui provenienza è 59 volte su cento è derivata dalla pubblicità dei banner, il 44% delle volte dalla vendita di libri, oggetti e servizi, il 22% dalla vendita degli abbonamenti alle riviste on line; nel 56% dei casi dalla vendita degli abbonamenti alle riviste cartacee.

Il 38% dichiara un ricavo da 0 a 10.000 euro, il 16% da 10 a 30.000 euro, il 19% da 30 a 50.000 euro, il 16% oltre i 50.000 euro. Diversi i metodi utilizzati per la raccolta pubblicitaria: il 22% di coloro che ottengono ricavi dal sito ha un venditore interno dedicato, il 53% si avvale dello stesso venditore interno per il cartaceo e per l’online, il 13% sceglie una struttura esterna.

Il presidente di Anes, Giuseppe Nardella, commenta: “Quello dell’online è un mondo che si rivela senza dubbio molto interessante per il business dell’editoria specializzata. Il livello di redditività dei siti è solo agli inizi e presenta margini di crescita esponenziali”.

(inserito il 27/02/2007)