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Anche i Blog ora su Ipse.com

di Pier Luigi Tolardo

Ipse.com(vedi il link sull'homepage di Infocity) è la rassegna sull'informazione online ed ha inaugurato, recentemente, una sezione interamente dedicata al fenomeno dei Blog.
Ne parliamo con Claudio Cazzola di Ipse.com che la cura personalmente.

Claudio Cazzola è giornalista professionista dal 1980; dal 1998 lavora a Prima Comunicazione dove si occupa di new media e comunicazione. Ha iniziato ad occuparsi di Internet dall'inizio degli Anni Novanta e dal 1996 cura la guida sull'informazione online Ipse.com(in origine si chiamava WebTime).


Domanda: Perchè una sezione dedicata ai Blog su Ipse.com?

Risposta: I Weblog sono il fenomeno più originale del 2002 nel mondo della Rete. In realtà, l'editoria fai da te non è una novità per Internet, come dimostrano i "vecchi " Geocities, Xoom, Tripod, eccetera. La novità dei blog sta piuttosto nella forma, nel modo in cui essi sono realizzati(ma questo è uno dei casi in cui la forma diventa sostanza).

Il fatto di avere a disposizione software e sistemi online che consentono di pubblicare in modo facile, secondo uno schema precostituito il proprio diario quotidiano, il taccuino degli appunti, le senalazioni dei siti, ecc., ha rappresentato per molti un potente incentivo a scrivere online, a manifestare le proprie idee e i propri gusti( avolte su questioni molto personali).


I weblog sono poi uno strumento flessibile,
che si presta ad utilizzi sempre nuovi, come dimostrano i foto blog, i video blog e i mob blog che si cominciano a sperimentare negli Stati Uniti(vedi il post del 31 Dicembre su Ipse.com).


Infine grazie alla spontanea rete di relazioni che si crea con il meccanismo dei link reciproci e dei commenti, i blog sono un fenomeno comunitario più di quanto non fossero Geocitie & co. Il che favorisce l'instaurarsi di microcomunità di blogger legati da interessi e frequentazioni comuni.


Domanda: Come vedi il fenomeno Blog in Italia, in questo momento: linee di fondo, protagonisti, prospettive?


Risposta: Nel nostro Paese i blog sono un fenomeno recente, ma già si discute su chi sia stato il primo blogger italiano. Secondo Splinder, che è la prima piattaforma "made in Italy" per la realizzazione di Blog(in Dicembre ne ospitava mille), i più "antichi" weblog italiani sono(in ordine alfabetico, vedi il post del 22 Ottobre di Ipse.com): Biccio.com, Blogico, Blog.it, Blogorroico, Flaminpxl, Lapizia, Leonardo, Ludik, Occurencia, Pecus, Princess Proserpina, ValidoTv e Weblogz.


Nella sezione sulle webzine, Ipse.com propone un elenco selezionato di blog italiani. Ma la la directory più completa in questo campo è quella di Bloggando(bloggando.splinder.it).

Per conoscere gli sviluppi della comunità blog italiana, i siti da tenere sott'occhio sono il già citato splinder(che da qualche settimana ha un concorrente Clarence FreeBlog), Blog.it di Marco Mazzei, che fa una rassegna delle principali novità italiane e non, e alcuni blog collettivi come Verbamanet e The Blog of the Blogs.

Quella dei giornalisti è una delle comunità blog più vivaci. Negli Stati Uniti qualcuno considera i weblog dei giornalisti come un fenomeno che fa già parte del "mainstream" dell'informazione. La loro influenza in qualche caso è paragonabile a quella delle maggiori testate: vedi la vicenda del senatore repubblicano Trent Lot, costretto alle dimissioni in Dicembre, dopo le polemiche innescate da alcuni blog su certe sue dichiarazioni razziste.


In Italia i Blog hanno un'influenza decisamente più limitata, ma loro presenza nel mondo dei media comincia a farsi sentire.
Tra le firme note e giovani free-lance, i blog-giornalisti sono ormai una piccola truppa.

Per fare qualche nome: Giuseppe Caravita e il suo Network games, Sabelli Fioretti, Inquestomondodisquali di Pino Scaccia.
Poi ci sono i weblog dedicati ai media e ai new media, come Giornalismo&Giornalisti, OninO, Manteblog, Fuori dal Coro, ecc.

L'ultima novità sono i blog di giornalisti ospitati nel sito del giornale per cui lavorano.
I blog di Luca sofri e Christian Rocca, Wittgenstein e Camillo, fanno parte, ad esempio, del sito del quotidiano Il Foglio.

La rivista Internazionale ha fatto le cose più in grande: in un'area del suo sito, Interblog, ospita ben sette weblog di redattori e collaboratori del settimanale.

Se questa tendenza si svilupperà ne vdremo delle belle. In ogni caso non penso che i Blog siano una moda passeggera, ma neppure un fenomeno duraturo. Vivranno più a lungo di una stagione, ma si trasformeranno, assumeranno nuove forme e forse fra un po' non si chiameranno neppure più blog.

Domanda: Un giovane giornalista ed un aspirante tale potrebbero trarre profitto dal farsi un Blog?

Risposta: In linea di principio tutto ciò che serve a farsi conoscere è utile.
Ma dubito che Ferruccio de Bortoli, Ezio Mauro e Carlo Rossella passino molto tempo a navigare tra i Blog.

Di recente, però, il direttore di Panorama ha dichiarato di essere su Prima di essere un fedele lettore di Dagospia(il sito di gossip di Roberto D'Agostino, che non è un weblog ma quasi). Quindi siamo sulla buona strada.....

(inserito il 07/01/2003)

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